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Gli Uffizi

La storia
Nella seconda metà del 1500, il Granduca Cosimo I decide di far costruire un edificio a fianco di Palazzo Vecchio con lo scopo di riunire, e controllare da vicino, le 13 principali magistrature di Firenze. Gli Uffizi, che deve il suo nome proprio agli uffici di queste istituzioni cittadine, viene dunque realizzata tra il 1560 e il 1580 secondo il progetto di Giorgio Vasari, architetto ufficiale della corte medicea e trai primissimi storici dell’arte. L’ultimo piano, originariamente occupato da una loggia, venne finestrato e adibito a galleria privata dal Granduca Francesco I nel 1581 e da allora ospita la straordinaria collezione medicea.
La collezione
Gli Uffizi vanta una delle più vaste e straordinarie raccolte di opere d’arte, dall’antichità all’età moderna, ed è considerata oggi come uno dei musei più importanti al mondo. Tra i suoi corridoi, adornati con le statue greche e romane della collezione della famiglia Medici, troviamo opere meravigliose che vanno dal 1200 all’inizio del 1800. Oggi gli Uffizi occupano tutto il primo e il secondo piano dello storico palazzo e vanta numerosi capolavori di molti degli artisti che hanno fatto la storia. Solo per citarne alcuni, qui possiamo ammirare opere di Raffaello, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Piero della Francesca, Sandro Botticelli, Caravaggio, Giotto ma anche Dürer, Rubens, Van der Goes e Rembrandt.
Sebbene il nucleo originale sia rappresentato dalle opere della storica collezione dei Medici, nei secoli l’inventario si è notevolmente ampliato includendo opere religiose acquisite da conventi e monasteri, oltre che alle opere di proprietà della successiva dinastia dei Lorena. Insieme alla raccolta principale, all’interno dell’edificio sono ospitate anche la stupenda Collezione Contini Bonaccossi, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, immensa raccolta di arti grafiche iniziata da Leopoldo de’ Medici nel 1687, e il Corridoio Vasariano, storico camminamento coperto che permetteva alla famiglia di viaggiare indisturbata tra Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti e che oggi conserva una splendida collezione di Autoritratti.
Le opere
Pittura
Madonna col Bambino in trono, angeli e santi (Maestà di Ognissanti), 1300-1305 circa, Giotto (1267-1337)
Compianto su Cristo morto, 1303-1305 circa, Giotto di maestro Stefano, detto Giottino (documentato a Firenze nel 1368 e a Roma nel 1369)
Annunciazione e i santi Ansano e Massima, 1333, Simone Martini (1284 circa-1344) e Lippo Memmi (documentato dal 1317-1347)
I duchi di Urbino Federico da Montefeltro e Battista Sforza, 1473-1475 circa, Piero della Francesca (1412-1492)
La Primavera, 1480, Sandro Botticelli (1445 – 1510)
Adorazione dei Magi, 1482 circa, Leonardo da Vinci (1452-1519)
Nascita di Venere, 1485 circa, Sandro Botticelli (1445 – 1510)
Sacra famiglia, detta “Tondo Doni”, 1505-1506, Michelangelo Buonarroti (1475-1564)
Madonna col Bambino e San Giovannino detta “Madonna del Cardellino”, entro febbraio 1506, Raffaello Sanzio (1483-1520)
Angelo musicante, 1521, Giovanni Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino (1495-1540)
Cena in Emmaus, 1525, Jacopo Carucci, detto il Pontormo (1494-1552)
Ritratto di Eleonora di Toledo con il figlio Giovanni, 1545 circa, Agnolo di Cosimo Tori detto Bronzino (Firenze 1503-1572)
Bacco, 1596-1597, Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (1571-1610)
Scultura
Venere de’ Medici, Età Ellenistica (Fine II sec. a. C. – Inizi I sec. a. C)
Torso Gaddi, Arte Greca (I sec. a.C.)
Lottatori, Arte romana (I sec. d.C.)
Pomona, 1941, Marini Marino (1901-1980)
Gli artisti
Giotto (1267-1337)
Simone Martini (1284 circa-1344)
Piero della Francesca (1412-1492)
Van der Goes (1440-1482)
Sandro Botticelli (1445-1510)
Leonardo da Vinci (1452-1519)
Dürer (1471-1528)
Michelangelo Buonarroti (1475-1564)
Raffaello Sanzio (1483-1520)
Jacopo Carucci, detto il Pontormo (1494-1552)
Rosso Fiorentino (1495-1540)
Agnolo di Cosimo Tori detto Bronzino (Firenze 1503-1572)
Caravaggio (1571-1610)
Rubens (1577-1640)
Rembrandt (1606-1669)
Foto: Sala delle Niobe, Gli Uffizi, Firenze
Mostre temporanee
Firenze e l’Europa. Arti del Settecento agli Uffizi
Agli Uffizi torna protagonista il Settecento: una grande mostra lo riporta in scena dopo dieci anni.
Il ‘Secolo dei Lumi’ (e delle riforme), narrato attraverso circa 150 opere allestite nelle sale al piano terreno della Galleria, con capolavori di Goya, Tiepolo, Canaletto, Vigée Le Brun, Liotard, Mengs: molti mai visti, altri invisibili da oltre un decennio a causa dei lavori di ampliamento del percorso espositivo
E non solo: ci sono anche l’imponente dipinto del maestro francese Pierre Subleyras recentemente acquisito, ‘restaurato in diretta’ durante l’esposizione. Poi, il Gabinetto delle Antichità Erotiche ricostruito secondo la moda del tempo e spettacolari vedute dipinte e souvenir di luoghi iconici del Grand Tour
Il direttore Simone Verde: “Raccontiamo un secolo complesso attraverso la sua cultura estetica e allo stesso tempo la trasformazione degli Uffizi nel primo museo moderno d’Europa”
Capolavori di Goya, Tiepolo, Canaletto, Le Brun, Liotard, Mengs e tanti altri maestri; spettacolari vedute di luoghi iconici del Grand Tour in Italia; il monumentale Sposalizio Mistico di Santa Caterina del pittore francese Pierre Subleyras, restaurato in diretta in mostra sotto gli occhi del pubblico; le sensuali curiosità del Gabinetto delle Antichità Erotiche ricostruito secondo la moda del Secolo dei Lumi. Agli Uffizi torna in scena il Settecento: ce lo riporta una grande esposizione, “Firenze e l’Europa. Arti del Settecento agli Uffizi”, curata dal direttore Simone Verde e dalla responsabile della Pittura del Settecento Alessandra Griffo e allestita da oggi al 28 novembre nelle ariose sale affrescate al piano terreno del museo. Un’accurata selezione di circa 150 opere, tra dipinti e sculture, mobilia, porcellane, stampe ed un grande arazzo, molte esposte per la prima volta in Galleria, altre non più visibili da oltre dieci anni a causa dei lavori di ampliamento del museo.
Obiettivo della mostra, raccontare ad arte un’epoca di cambiamenti cruciali per il pensiero, l’estetica, il gusto occidentale, e anche per gli stessi Uffizi, che nel Settecento si trasformarono compiutamente da scrigno dinastico di collezioni reali in museo moderno, il primo al mondo. Fu proprio in questo tempo, infatti, che il patto stabilito dall’ultima discendente dei Medici, Anna Maria Luisa, certificando nel 1737 la fine della dinastia, ne vincolò lo sterminato giacimento di opere a Firenze “per ornamento dello Stato”; e fu Pietro Leopoldo, Granduca di Toscana, a consentire nel 1769 ai cittadini, nel giorno della festa del santo Patrono di Firenze, San Giovanni (24 giugno) di visitare liberamente il museo. Mutamenti strutturali, che si intrecciano alla grande ondata di cambiamento nella politica, nella cultura e nell’estetica in tutta Europa, che a Firenze, con gli Uffizi i Granduchi riescono a intercettare, trasformando la città e il museo in un microcosmo in cui si respira il clima nuovo del Continente.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde: “ ‘Firenze e l’Europa’ ha lo scopo di ripercorrere attraverso la sua cultura estetica un secolo estremamente sfaccettato, intrecciando la narrazione generale del contesto alla gestazione degli Uffizi quale primo museo moderno europeo. Un racconto complesso e ricco di sottotesti e sfumature che abbiamo costruito con pazienza e dedizione, mettendo a disposizione del pubblico opere della collezione non visti da molti anni o addirittura mai esposti”.
La curatrice della Pittura del Settecento delle Gallerie degli Uffizi Alessandra Griffo: “Le opere in mostra, oltre ad essere di grande qualità, hanno il pregio di offrire spunti per conoscere un secolo cruciale per la formazione della mentalità, della sensibilità e persino del gusto moderno. Oggi a Firenze arrivano ogni anno milioni di persone, attratte dal mito del primo Rinascimento; ecco, la riscoperta di questo periodo avvenne proprio nel corso del Settecento”.
da martedì alla domenica, dalle ore 08:15 alle 18:30.
Ultimo ingresso 17:30.
ogni lunedì; 1 gennaio; 25 dicembre
2-3 ore
Mostre temporanee incluse nel prezzo del biglietto

Collezioni
Nel museo:




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A partire da €12,00
La nascita della Galleria risale al 1784, quando il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo riorganizza l’antica Accademia delle Arti del Disegno, fondata nel 1563 da Cosimo I de’ Medici, nella moderna Accademia di Belle Arti. La nuova istituzione doveva ospitare una raccolta di dipinti antichi, moderni e di sculture al fine di facilitare la conoscenza e lo studio ai giovani allievi dell’Accademia.
Tempo medio di percorrenza:
1-2 ore