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Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna

Custode silenzioso della storia, della cultura e dell’arte aretina.

Il museo ha sede nello storico palazzo Bruni Ciocchi, uno dei più bei palazzi rinascimentali di Arezzo, costruito a metà del Quattrocento per volere di Donato Bruni, figlio del celebre umanista Leonardo, cancelliere della Repubblica fiorentina. Si sviluppa su tre piani intorno ad un elegante cortile porticato, per il quale è stato citato l’architetto Bernardo Rossellino. Un’ampia scalinata conduce al primo piano, dov’è possibile ammirare le collezioni, i grandi saloni e, sull’esterno, il giardino pensile.
Il museo si articola in venti sale secondo un percorso cronologico che dall’alto Medioevo giunge fino all’Ottocento e custodisce opere d’arte provenienti dalla Pinacoteca comunale, dalle collezioni della Fraternita dei Laici – istituzione cittadina sorta nel 1262 -, da chiese e monasteri cittadini soppressi nell’Ottocento, e dalle collezioni private di illustri famiglie e personaggi aretini, come i Fossombroni, Vincenzo Funghini e Mario Salmi.
Tra le opere più significative, ricordiamo sculture di epoca medievale come San Michele Arcangelo e le statue raffiguranti la Madonna col Bambino, anticamente poste a protezione delle porte di accesso alla città. Importanti i dipinti del XIII secolo, tra cui le tavole fondo oro di Margarito d’Arezzo, primo significativo artista aretino, oltre a collezioni di avori, placchette, bronzetti e oreficerie che documentano le antiche radici della tradizione orafa aretina, e il prezioso scapolare di Papa Beato Gregorio X.
Ampia è inoltre la documentazione dei dipinti dal Trecento all’Ottocento, come gli affreschi di Spinello Aretino e Parri di Spinello, le tavole e le tele di Pietro Lorenzetti, Luca Signorelli, Giorgio Vasari, Salvator Rosa, Carlo Dolci, Andrea Pozzo, Viviano Codazzi, Pietro Benvenuti, Raimondo Zaballi, Amos Cassioli e piccoli dipinti macchiaioli di Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Luigi Gioli e Adriano Cecioni.
Vi è infine esposta una tra le più ricche ed importanti raccolte di maioliche rinascimentali d’Italia, completata da una grande pala in terracotta invetriata di Andrea della Robbia.
Tra le sculture anche un busto-ritratto di Vittorio Fossombroni, opera di Lorenzo Bartolini.

Orari di apertura:

mar – mer / 8.30 – 19.00
gio – ven – sab / 8.30 – 13.30
prima domenica del mese e festivi infrasettimanali / 8.30 – 13.30

Chiusura:

1 gennaio, 25 dicembre

Tempo medio di percorrenza:

1-2 ore

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